Microplastiche in alcune acque minerali in bottiglia 30 Luglio 2022 – Pubblicato in: Depuratori – Etichette: microplastiche
“Beviamo plastica” è il titolo di un’inchiesta condotta da “Agir pour l’Evironnement” (Agire per l’Ambiente), un’associazione non governativa francese per la salvaguardia del pianeta. I risultati di questa indagine, pubblicati il 27 luglio 2022, hanno rilevato la presenza di microplastiche in 9 acque in bottiglia.
Inoltre, nell’articolo si denuncia che:
“le microplastiche nelle acque imbottigliate, e più generalmente nell’acqua destinata al consumo umano, non possono essere vietate o regolamentate…non esistono ancora norme di rilevamento! Quindi non sono ufficialmente riconosciute…La plastica non si degrada: si frammenta in microparticelle, in microplastiche (di grandezza inferiore a 5mm) poi in nanoplastiche…invisibili, ma capaci in infiltrarsi ovunque…….In media ingeriamo l’equivalente di 5 grammi di plastica a settimana, pari a una carta di credito… Nel 2019, l’OMS ha riconosciuto la presenza generalizzata delle microplastiche nelle acque di fiume, di mare, di rubinetto e in bottiglia…..e nel corpo umano”
Le acque in bottiglie di plastica sono considerate la fonte principale di ingestione delle microplastiche. Nel marzo 2018, uno studio della University of New York aveva rilevato che il 93% delle acque in bottiglia testate contenevano microplastiche con una media di 10,4 microparticelle per litro, due volte superiore alle acque di rubinetto.
Test sulle acque minerali in bottigia di plastica
Su 9 campioni, fatti analizzare da Agir pour l’Environnement, ben 7 hanno evidenziato la presenza di microplastiche. In particolare nella Vittel kids, destinata ai bambini, è stato riscontrato il livello record di 121 microparticelle per litro composte di polipropilene, polietilene, poliuretano e polietilene tereftalato. Nel rapporto si specifica:
“Sembra che la maggior parte di queste microplastiche provenga dalla bottiglia, dal tappo e dal processo di imbottigliamento”.
Questo inquinamento si produrrebbe per
“il degrado della bottiglia, legato in particolare alla temperatura o all’esposizione al sole (durante la conservazione) nonchè alla frammentazione del tappo durante l’apertura”.
Bere acqua dal proprio rubinetto è sano ed ecologico
L’Unione Europea si sta adoperando da anni per ridurre l’utilizzo della plastica monouso e soprattutto delle bottiglie di plastica. Inoltre, con Direttiva (Ue) del 16 dicembre 2020 il Parlamento e il Consiglio europeo hanno stabilito nuovi parametri più rigidi sulla qualità delle acque destinate al consumo umano e sull’idoneità dei materiali che entrano in contatto con l’acqua potabile.
Allora, perchè riempirsi di bottiglie d’acqua invece di bere tranquillamente dal rubinetto di casa?
L’acqua di acquedotto è sempre potabile e monitorata costantemente dalle autorità competenti. Tuttavia, possiamo migliorarne la qualità, il gusto e la purezza utilizzando appositi filtri.
Le microplastiche possono essere eliminate con una microfiltrazione o filtrazione a carboni attivi che trattiene tutte le particelle in sospensione fino a 0,5 micron
La microfiltrazione migliora la qualità dell’acqua e non ne modifica la componente minerale. Quindi l’acqua di rubinetto sarà depurata e minerale. L’apparecchio di microfiltrazione si può installare sotto o sopra il lavello della cucina. Questo sistema può essere abbinato al frigogasatore che, oltre a microfiltrare l’acqua, la rende fredda, gassata, a temperatura ambiente, naturale: basta spingere l’apposito pulsante per prelevare l’acqua desiderata. Esistono svariati modelli che rispondono al gusto e al budget di ognuno.
Potete acquistare i depuratori che desiderate scegliendoli nel sito online www.depuratoreacqua.shop. Durante il montaggio dell’apparecchio, in caso di necessità, un nostro operatore potrà seguirvi da remoto. Se, inoltre, abitate a Roma, o comunque nel Lazio, un nostro tecnico potrà provvedere anche al montaggio dell’apparecchio.
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