Cloro e cloruri, cosa sono e come eliminarli dall’acqua di rubinetto 10 Settembre 2022 – Pubblicato in: Osmosi – Etichette: cloro
Il cloro, allo stato naturale, è un gas. L’ipoclorito di sodio è il sale di sodio dell’acido ipocloroso, comunemente noto come candeggina.
I cloruri sono composti organici che contengono un atomo di cloro. Quello più comunemente noto è il cloruro di sodio, il normale sale da cucina.
Il cloro impiegato per la potabilizzazione dell’acqua
Per la disinfezione delle acque da virus e batteri viene impiegato l’ipoclorito di sodio, la comune varechina, la quale per esemplificazione viene generalmente chiamata cloro nel linguaggio comune.
L’ipoclorito di sodio immesso nella rete idrica o in un serbatoio necessita di “un tempo di contatto” con l’acqua di almeno 30 minuti per svolgere la sua funzione battericida. Il ph e la temperatura incidono in modo rilevante sull’efficacia della disinfezione.
I dosaggi debbono essere conformi a quanto stabilito dalla legge trattamento delle acque destinate al consumo umano che prevede una concentrazione di 0,5-1 mg/L (Decreto Legislativo 31 del 2001).
Per ottenere questo riultato si utilizzano i cloratori, ossia pompe dosatrici che erogano quantità dosate di cloro proporzionate ai volumi di acqua in transito.
Come eliminare il sapore del cloro dall’acqua potabile
L’ipoclorito di sodio è, quindi, utilizzato per eliminare i virus e i batteri dall’acqua. Tuttavia, a volte l’acqua di rubinetto trattiene uno sgradevole gusto di candeggina. Se si desidera non alterare la componente minerale dell’acqua, ma eliminare solo i cattivi sapori e odori, basta installare un filtro a carboni attivi o microfiltrazione sotto il lavello della cucina.
I cloruri presenti nell’acqua
I cloruri sono sali presenti nell’acqua, ma anche nella maggior parte degli alimenti (frutta, legumi, carne, pesce ecc.).
Il cloruro più noto è il sale da cucina (cloruro di sodio), ma ne esistono molti altri come il cloruro di alluminio, di calcio e di potassio. Il limite di legge (D. Lgs 31/2001) per la presenza di cloruri nell’acqua potabile è di 250 mg/l.
Il valore di cloruri nell’acqua potrebbe essere elevato a causa di contaminazioni chimiche oppure per l’intrusione marina (cuneo salino) nelle falde acquifere delle aree marittime costiere.
Secondo le attuali linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) gli adulti dovrebbero ingerire meno di 5 grammi di sale al giorno,
Poiché queste dosi vengono raggiunte e, molto spesso, superate con l’assunzione di cibi, sarebbe salutare evitare di bere acqua ricca di cloruri. Sono noti a tutti gli effetti letali di un eccesso di sale sull’aumento della pressione arteriosa!
Pertanto, sarebbe consigliabile, soprattutto per gli ipertesi, bere acqua oligominerale.
Come eliminare i cloruri dall’acqua
Esiste un solo sistema per trattare l’acqua di rubinetto e renderla oligominerale, purissima e lievissima: l’osmosi inversa.
Questo apparecchio, che si installa sotto il lavello o sotto lo zoccoletto della cucina, elimina dall’acqua, oltre ai cloruri, anche tutti gli inquinanti, nitrati, nitriti, virus e batteri ecc. L’acqua che ne deriva è purissima e leggerissima.
Esistono diversi modelli di osmosi che rispondono alle esigenze di spazio e di budget di ognuno.
Potete scegliere l’apparecchio più consono alle vostre necessità consultando il sito di vendita on-line
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Immagine di copertina: copyright US Navy