Il piombo e il cemento amianto (eternit) nelle tubature domestiche possono rappresentare un rischio per la salute? 27 Settembre 2022 – Pubblicato in: Filtri – Etichette: piombo
La possibile contaminazione da piombo e da cemento amianto (eternit) nelle acque potabili è dovuta principalmente al rilascio di questi elementi da vecchie tubazioni, sia private che pubbliche, soprattutto se antecedenti agli anni ’70. Infatti, il piombo e il cemento-amianto sono stati largamente utilizzati, nel secolo scorso, nel settore edile – industriale per le loro caratteristiche di resistenza e economicità. Pertanto, anche per la costruzione delle condutture si è a lungo ricorso al loro utilizzo.
Il piombo nelle acque potabili
La presenza di piombo nelle acque potabili è da ricondursi, per lo più, alla corrosione dei materiali che lo contengono, quali tubi, rubinetteria, saldature in piombo o stagno, raccordi ecc. Questo problema riguarda gli impianti idraulici soprattutto delle vecchie costruzioni, non ristrutturate, sia private che pubbliche. A questo proposito va ricordato che i gestori delle reti idriche sono responsabili della qualità dell’acqua fino al punto di consegna, ossia fino al contatore. Lo stato degli impianti idrici di condomini e abitazioni private è di responsabilità dei proprietari.
Già gli antichi romani conoscevano gli effetti letali provocati dal piombo: il saturnismo. Bere acqua contaminata potrebbe avere effetti patologici e gravi per la salute. Pertanto, l’OMS raccomanda di
“evitare l’assunzione di acqua contenente livelli di piombo superiori ai limiti di legge, soprattutto per le donne in stato di gravidanza, neonati e bambini al di sotto dei 6 anni di età”.
Il D.Lgs. 31/2001 e s.m.i., sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, prevede un limite massimo di piombo pari a 10 µg per litro.
Le tubature in cemento-amianto
Con la legge 257/92 l’Italia mette al bando tutti i prodotti contenenti amianto, vietando l’estrazione, l’importazione, la commercializzazione e la produzione di eternit.
Prima di quella data l’amianto era largamente impiegato anche nella costruzione di impianti, reti e condotte idriche. Tuttavia, la normativa italiana non contempla l’obbligo di rimuovere o sostituire le tubature in eternit già preesistenti. Si tratta, infatti, di intervenire su condotti acquedottistici molto grandi e la loro rimozione potrebbe provocare il rilascio di fibre di amianto. Di conseguenza, molti chilometri delle condutture italiane sono ancora in eternit. Tuttavia, il DM 14/5/96 prevede che i gestori delle reti di distribuzione dell’acqua monitorizzino costantemente lo stato di conservazione delle tubature in cemento-amianto, sulla base di indicatori della corrosività.
Allo stato attuale, le ricerche scientifiche hanno accertato che l’amianto è cancerogeno se inalato. Le fibre di amianto, se presenti nell’acqua, potrebbero disperdersi nell’aria attraverso l’evaporazione e, di conseguenza, essere inspirate.
L’attuale normativa italiana non stabilisce un limite di amianto nelle acque potabili, mentre l’Agenzia di Protezione Ambientale statunitense (EPA) ne fissa a 7 milioni di fibre per litro d’acqua il tetto massimo.
Come eliminare il piombo e l’amianto dall’acqua di rubinetto
- Le tracce di piombo si eliminano con l‘osmosi inversa. Questo sistema produce acqua oligominerale, leggerissima e purissima, elimina qualsiasi inquinante, piombo, fibre di eternit, fosfati, metalli, fitofarmaci, virus batteri ecc. L’apparecchio si colloca sotto al lavello o sotto lo zoccoletto della cucina. È particolarmente raccomandato installarlo nelle vecchie abitazioni, dove non sono state cambiate le tubature da molto tempo.
- L’amianto si elimina, oltre che con l’osmosi, anche con i filtri a carbone attivi (microfiltrazione). Questo sistema filtra le molecole più grandi, quindi anche le fibre di amianto. Migliora la qualità dell’acqua in quanto trattiene gran parte degli inquinanti responsabili dei cattivi sapori e odori, come ad esempio il cloro. Non altera la componente minerale dell’acqua di acquedotto, pertanto produce acqua minerale depurata. Anche l’impianto di microfiltrazione si può collocare nel sottolavello, ma è anche possibile utilizzarlo come elemento di arredamento della cucina, scegliendo un apparecchio dal design e colore desiderati.
Entrambi gli apparecchi possono essere arricchiti con un sistema che permette di prelevare dal rubinetto acqua depurata fredda, a temperatura ambiente, liscia e frizzante. Potete scegliere l’apparecchio più consono alle vostre esigenze visitando il sito di vendita on-line depuratoreacqua.shop, dove sono esposti tutte le componenti e gli apparecchi per il trattamento acqua, con relativi prezzi.
Fino a dicembre 2023 potete approfittare del bonus depuratori che permette di detrarre fiscalmente il 50% (fino ad un massimo di € 500) della spesa sostenuta.
Se desiderate ricevere informazioni sui sistemi di trattamento acque, preventivi per depurazione di pozzi artesiani, tutor a distanza per il montaggio degli apparecchi comprati dal sito, oppure richiedere l’intervento di un tecnico per manutenzioni e installazioni se abitate nelle regioni Lazio, Toscana, Umbria, Abruzzo e Puglia, inviate una mail a
Tel. 3294350144